Un argomento di grande attualità sono le licenze d’uso sui dati territoriali; di seguito un interessante intervento di Simone Aliprandi fatto in occasione del PAAL 2008:
Il concetto di una licenza per la struttura della banca dati (ODbL) e una licenza per il contenuto della stessa (Creative Commons) è molto interessante ed è sicuramente un’ottima base di partenza, ma a mio parere se un dato è prodotto da un ente pubblico deve essere pubblico in tutte le sue parti e contenuti.
Questo per il semplice motivo che i cittadini hanno già ampiamente pagato sia la produzione che qualsiasi aggiornamento; al contempo anche il professionista che utilizza dati pubblici per produrne elaborazioni di qualsiasi tipo non può far pagare il dato prodotto ma solo il servizio per produrlo. Una licenza d’uso di questo tipo si trasformerebbe in un “virus” che propaga la pubblicità dei dati cartografici e quindi la loro fruizione a qualsiasi livello.Under construction
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