Author Archives: admin

Licenze d’uso sulle banche dati territoriali|Spatial database licensing

Un argomento di grande attualità sono le licenze d’uso sui dati territoriali; di seguito un interessante intervento di Simone Aliprandi fatto in occasione del PAAL 2008:

Il concetto di una licenza per la struttura della banca dati (ODbL) e una licenza per il contenuto della stessa (Creative Commons) è molto interessante ed è sicuramente un’ottima base di partenza, ma a mio parere se un dato è prodotto da un ente pubblico deve essere pubblico in tutte le sue parti e contenuti.

Questo per il semplice motivo che i cittadini hanno già ampiamente pagato sia la produzione che qualsiasi aggiornamento; al contempo anche il professionista che utilizza dati pubblici per produrne elaborazioni di qualsiasi tipo non può far pagare il dato prodotto ma solo il servizio per produrlo.  Una licenza d’uso di questo tipo si trasformerebbe in un “virus” che propaga la pubblicità dei dati cartografici e quindi la loro fruizione a qualsiasi livello.Under construction

Che cosa è un GIS|What is GIS

Un GIS (in italiano Sistema Informativo Territoriale – SIT) è un insieme di strumenti e procedure automatiche e semi automatiche che permette di consultare, analizzare, trasformare in maniera integrata e complessa informazione geometriche e alfanumeriche georeferenziate (riferite alla terra). Esso consente di rappresentare in modo strutturato l’informazione geografica, un tempo delegata a semplici documenti cartacei (testi, carte geografiche, ecc.), e di diventare un solido strumento di “supporto alle decisioni” per l’utente finale.A Geographic Information System is a set of automatic and semi-automatic procedures that allow to visualize, analyze, process and update geometric and alphanumeric georeferenced information in an integrated and complex environment. It structures the geographic information, which some years ago was delegated to simple paper documents (texts, maps, etc..), thus becoming a strong instrument of  “decision support” to the end user.

GSDI 11|GSDI 11

gsdi11_textlogo

Si terrà a Rotterdam dal 15 al 19 giugno il GSDI 11, una conferenza annuale che ha come argomento principale  le tecnologie dell’informazione spaziale e le infrastrutture di dati spaziali (SDI).

Quest’anno il tema è Spatial Data Infrastructure Convergence: Building SDI Bridges to Address Global Challenges.

Sarò presente a questo evento come co-autore dell’ articolo: Implementation of Recent Metadata Directives and Guidelines in Public Administration: the Experience of Sardinia Region

gsdi11_textlogo

The GSDI 11 conference will be held in Rotterdam (15-19 June 2009). It is an annual conference whose main topics are spatial technologies and spatial data infrastructures (SDI).

This year the theme is Spatial Data Infrastructure Convergence: Building SDI Bridges to Address Global Challenges.

I will be there as a co-author of the article: Implementation of Recent Metadata Directives and Guidelines in Public Administration: the Experience of Sardinia Region

Installare gvSIG 1.1.2 su Ubuntu 9.04|Installing gvSIG 1.1.2 on Ubuntu 9.04

Per installare gvSIG 1.1.2 ho seguito la seguente procedura:

  1. Scaricare i seguenti file e installarli nell’ordine:
    1. gvsig-1_1-linux-i586-withjre.bin
    2. gvsig_update-1_1_1-linux-i586.bin
    3. gvSIG-update-1_1_2-linux-i586.bin
  2. Renderli esegubili attraverso il comando ‘sudo chmod +x  *.bin’
  3. Lanciare il programma di installazione con ‘./gvsig*.bin’
  4. Installarli nell’ordine seguendo procedura guidata
  5. Avviare il programma portandosi nella directory di installazione …/gvSIG_1.1/bin ed eseguendo il comando ‘sudo ../gvSIG.sh’

N.B. Per la rilevazione delle directory di installazione degli aggiornamenti scegliere la procedura manuale (browser); accettare tutte le sostituzioni proposte nell’aggiornamento 1.1.2.
Inoltre per il corretto funzionamento delle finestre è opportuno disattivare gli “effetti visivi” del desktop:

  1. Cliccare il pulsante destro del mouse sulla Scrivania e selezionare “Preferenze dell’aspetto”
  2. Scegliere Effetti visivi->nessuno

Consiglio anche l’ottimo manuale in italiano recentemente pubblicatoFor installing gvSIG 1.1.2 I follow this procedure:

  1. Download all these files and install in the proper order:
    1. gvsig-1_1-linux-i586-withjre.bin
    2. gvsig_update-1_1_1-linux-i586.bin
    3. gvSIG-update-1_1_2-linux-i586.bin
  2. Make them executable with ‘sudo chmod +x *.bin’
  3. Run the installation program with ‘./gvsig*.bin’
  4. Install following the wizard
  5. Browse manually to locate the update directory
  6. Accept all the substitutions proposed
  7. For start the programme go to the directory …/gvSIG_1.1/bin and run the command ‘sudo ../gvSIG.sh’

For a proper operation of the gvSIG windows disable the desktop “visual effects”

A complete user guide is available here

Installazione WordPress 2.7.1 su Ubuntu 9.04

Ho utilizzato gran parte della procedura esposta al link:

http://www.jonathanmoeller.com/screed/?p=826

per l’installazione di wordpress, php e mysql. ho modificato questa procedura inserendo nel file /etc/apache2/apache2.conf le seguenti righe:

AddType application/x-httpd-php .php .phtml
AddType application/x-httpd-php-source .phps

quella di http://ubuntuexperiment.wordpress.com/2008/11/10/installing-apache-php-mysql/ per phpAdmin

Installing PostgreSQL 8.3.7 on Ubuntu 9.04Installare PostgreSQL 8.3.7 su Ubuntu 9.04

To  install PostgreSQL 8.3.7 I used the .bin file (Installer version Version 8.3.7-1) from the website enterprisedb:

  1. Convert the .bin file into an executable one with the command: ‘sudo chmod +x nomefile.bin’
  2. Follow the installation instructions
  3. Postgis 1.3.5 can be installed with  ‘Application stack builder’

Per installare PostgreSQL 8.3.7 ho utilizzato il file .bin (Installer version Version 8.3.7-1) dal sito di enterprisedb:

  1. Rendere il file eseguibile con il comando: ‘sudo chmod +x nomefile.bin’
  2. Seguire le istruzioni di installazione
  3. Installare Postgis 1.3.5 attraverso ‘Application stack builder’

 

Installing Apache Tomcat 6.18 on Ubuntu 9.04Installare Apache Tomcat 6.18 su Ubuntu 9.04

Here the procedure I used to install Apache Tomcat on Ubuntu Jaunty published  in  Xiaoyu‘s Blog:

Require: JDK 6 installed

  1. Use the mirror Apache Tomcat 6.18 to download tar.gz’s file
  2. Unzip with the command ‘sudo tar xvzf apache-tomcat-6.0.18.tar.gz’
  3. Open a bash and create the directory /usr/local/tomcat with the ‘sudo mkdir  /usr/local/tomcat’
  4. Move the contents of compressed file in the new directory ’sudo mv apache-tomcat-6.0.14 /usr/local/tomcat’
  5. Open a new termnal and run the command ‘sudo nautilus’
  6. Run the command ‘gedit /usr/local/tomat/bin/shartup.sh
  7. Add at the line 7 ‘export JAVA_HOME=/usr/lib/jvm/java-6-sun’
  8. Save and close
  9. Automatise startup service with the  script and save it in ‘/etc/init.d/’
  10. Start the service from the terminal using  ’sudo /etc/init.d/tomcat restart’, for stop it  ’sudo /etc/init.d/tomcat stop

I have experience some proble with the server.xml, solved changing “shutdown” port parameter from 8005 to 8006.Per installare Apache Tomcat su Ubuntu Jaunty ho seguito parte della procedura pubblicata dal Blog Xiaoyu:

Requisito: JDK 6 installata

  1. Scaricare dal mirror Apache Tomcat 6.18 il file tar.gz
  2. Decomprimere il file ad esempio con il comando ‘sudo tar xvzf apache-tomcat-6.0.xx.tar.gz’
  3. Aprire un terminale e creare la cartella /usr/local/tomcat con il comando ‘sudo mkdir  /usr/local/tomcat’
  4. Spostare il contenuto del file compresso nella directory appena creata ’sudo mv apache-tomcat-6.0.14 /usr/local/tomcat’
  5. Aprire un terminale nuovo lanciare il comando ‘sudo nautilus’
  6. Attraverso l’splora risorse aprire il file  ‘/usr/local/tomat/bin/shartup.sh’ con gedit
  7. Agiungere alla linea 7 la stringa ‘export JAVA_HOME=/usr/lib/jvm/java-6-sun’
  8. Salvare e chiudere l’esplora risorse
  9. Per avere automaticamente lo startup del servizio ho usato il suo script copiandolo in ‘/etc/init.d/’
  10. Per startare il servizio da terminale usare  ’sudo /etc/init.d/tomcat restart’, per fermarlo  ’sudo /etc/init.d/tomcat stop

N.B. ho avuto qualche problema con il file server.xml risolto cambiando la porta dello “shutdown” da 8005 a 8006.