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IL SOFTWARE LIBERO PER GLI INGEGNERI – seminario di formazione e aggiornamento

Il 15 aprile scorso l’associazione Apriti Software! col sostegno dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari e del DIEE – Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica della facoltà di Ingegneria di Cagliari, ha organizzato un seminario di formazione e aggiornamento sull’utilizzo di strumenti free/open source nell’esercizio della professione dell’ingegnere.

Di seguito il mio talk sugli strumenti OS per l’informazione geografica, buona lettura!

Scarica il file PDF

Installing gvSIG 1.10 32 bit on Linux Ubuntu 64 bitInstallare gvSIG 1.10 32 bit su Linux Ubuntu 64 bit

This procedure allows you to install the software GIS gvSIG (32 bit version) on the Linux distribution Ubuntu 10.10 (64 bit version). Basically we have to install a 32-bit version of the JVM:

  1. download gvSIG 1.10 from the official reposistory
  2. enable  in the “sources.list” file  the repository:
     deb http://archive.canonical.com/ubuntu maverick partner
     deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu maverick partner
  3. execute the follow commands:
    sudo apt-get update
    sudo apt-get install ia32-sun-java6-bin
  4. check and config the installation:
    update-alternatives --config java
  5. install gvSIG 1.10 as usual

Done!!!Questa procedura consente di installare il software GIS gvSIG (versione 32 bit) sulla distribuzione Linux Ubuntu 10.10 (versione 64 bit).  Fondalmentamente si tratta di installare una versione 32 bit della JVM

  1. Scaricare gvSIG 1.10 senza requisiti dai repository ufficiali gvSIG
  2. abilitare nel file “sources.list”  il repository:
     deb http://archive.canonical.com/ubuntu maverick partner
     deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu maverick partner
  3. esecuzione dei seguenti comandi:
    sudo apt-get update
    sudo apt-get install ia32-sun-java6-bin
  4. verifica e configurazione dell’installazione:
    update-alternatives --config java
  5. install gvSIG 1.10 as usual

Fatto!!!

Installation of libreoffice 3.3 on Ubuntu 10.04 (Lucid)Installazione del software libreoffice 3.3 su Ubuntu 10.04 (Lucid)

In this article I want to share my experience with the installation of the Libre Office free software. First of all I just want to thank the document foundation. Iwish you good luck!!! for this great initiative.

Now this simply procedure (taken from the ubuntu forum):

1. Download LibreOffice from: LibreOffice Downloads;

2. Extract the file to ~/Desktop

3. Rename the file to libreoffice

4. Open Terminal and enter this command:

sudo dpkg -i ~/Desktop/libreoffice/DEBS/*.deb

5. Then enter the following command into Terminal:

sudo dpkg -i ~/Desktop/libreoffice/DEBS/desktop-integration/libreoffice3.3-debian-menus_3.3-9526_all.deb

In questo artico lo vorrei condividere la mia esperienza di installazione del sofware libero Libre Office su ubuntu 10.04 (lucid lynx). Di seguito la semplice procedura che ho seguito (Ubuntu forum)

1. Scaricare LibreOffice from: LibreOffice Downloads;
2. Estrarre i file in ~/Desktop
3. Rinominare la directory in “libreoffice”
4. Aprire un terminal ed eseguire:

sudo dpkg -i ~/Desktop/libreoffice/DEBS/*.deb

5. Successivamente questo:

sudo dpkg -i ~/Desktop/libreoffice/DEBS/desktop-integration/libreoffice3.3-debian-menus_3.3-9526_all.deb

Conferenza Inspire 2010|Inspire conference 2010

InspireConf_2010

La conferenza INSPIRE 2010 si terrà dal 23 a la 25 giugno a Cracovia in polonia. Il tema di dell’aedizione di quest’anno è “INSPIRE come Infrastruttura per la cooperazione”.

I miei colleghi ed io saremo presenti con la presentazione: Implementation Of INSPIRE Principles: Sardinia Region SDI State Of Art And Further Developments.

Spero di incontrarvi presto!!The INSPIRE Conference 2010 will take place from 23 to 25 June 2010 in Kraków, Poland. The theme of this year’s edition is “INSPIRE as a Framework for Cooperation”.

My collegues and I will be there with the paper: Implementation Of INSPIRE Principles: Sardinia Region SDI State Of Art And Further Developments.

I hope to see all of you soon!!!

The importance of being dynamic (for a WFS)L’importanza di essere dinamico (per un WFS)

These are the results of a “personal” functionality comparison on some GIS desktop:

– web feature service:  Sardinia Region WFS (2000 objects limited)

– layer used: usoSuolo2008

Udig 1.2: AUTOMATIC load of the current map extent objects; AUTOMATIC new request during the navigation (zooming, pan, ecc.); preservation of the thematization; AUTOMATIC load of the web service intire list layer;

gvSIG 1.9: MANUAL load of the current map extent objects; MANUAL new request during the navigation (zooming, pan, ecc.);  NO preservation of the thematization; AUTOMATIC load of the web service intire list layer;

quantum GIS 1.3: NO load of current map extent objects; AUTOMATIC load of the web service intire list layer;

 

ESRI arcGIS 9.3.1: NO load of current map extent objects; NO loading intire list layer of the web service.

 

As you see with these requirements and these Web Feature Service charateristics the best GIS desktop that provide “dynamic WFS request funcionality” is Udig 1.2  followed by gvSIG 1.9, Qgis 1.3 and arcGIS 9.3.1.La maggior parte dei sotware GIS forniscono la possibilità di accedere in maniera più o meno user friendly a servizi di mappe (es. servizi OGC); in particolare mi riferisco al servizio WFS (Web Features Service). In questo articolo vorrei mettere in evidenza l’importanza di poter gestire questa funzionalità in modo dinamico.

Ho eseguito alcuni test funzionali su diversi software (ESRI ArcGIS arcview 9.3.1, gvSIG 1.9, Quatum GIS 1.3 e Udig 1.2) che permettono l’utilizzo del servizio WFS. Come web service di riferimento ho utilizzato quello della Regione Sardegna (limitato a 2000 oggetti/per singola richiesta – per evitare crash del sistema), ed in particolare il layer “usoSuolo2008”.  Con un tematismo così complesso non è pensabile l’aumento  della “capacità di esposizione” del web server senza comprometterne la stabilità e le performance; d’altra parte deve essere possibile una gestione “smart” delle informazioni geografiche esposte.

Questo requisito fondamentale è soddisfatto in maniera completa solo dal sw Udig 1.2M6 ed in maniera parziale dal sw gvSIG 1.9; non viene invece soddisfatto da ESRI ArcGIS arcview 9.3.1 e da Quatum GIS 1.3:

Udig 1.2M6: consente di caricare automaticamente tutti gli elementi esposti dal web server (2000 in questo caso) del layer richiesto qualunque sia il map extent il sw GIS effettua in automatico una nuova richiesta al servizio WFS mostrando tutti i 2000 oggetti ricadenti nel nuovo map extent. Inoltre qualsiasi tematizzazione venga associato al layer essa viene mantenuta durante la navigazione (zoom in, zoom out, panning, ecc.);

gvSIG 1.9: consente di caricare manualmente tutti gli elementi esposti dal web server (2000 in questo caso) del layer richiesto qualunque sia il map extent l’utente deve effettuare manualmente una nuova richiesta al servizio WFS mostrando tutti i 2000 oggetti ricadenti nel nuovo map extent. Qualsiasi tematizzazione venga associata al layer essa non viene mantenuta durante la navigazione (zoom in, zoom out, panning, ecc.);

Quatum GIS 1.3: gestione “statica” della richiesta al servizio WFS , cioè vengono caricati sempre i primi 2000 elementi esposti dal servizio qualunque sia l’inquadramento di mappa definito dall’utente rendendo inutile in queste condizioni l’utilizzo del servizio WFS per layer complessi.

ESRI ArcGIS arcview 9.3.1: gestione “statica” della richiesta al servizio WFS , cioè vengono caricati sempre i primi 2000 elementi esposti dal servizio qualunque sia l’inquadramento di mappa definito dall’utente rendendo inutile in queste condizioni l’utilizzo del servizio WFS per layer complessi. Inoltre arcGIS non consente la visualizzazione dell’intera lista di layer fornita dal servizio WFS, è necessario abilitare diverse connessioni.

Quindi dai  risultati di questo test il software che meglio si adatta all’utilizzo di un servizio WFS  dinamico è Udig 1.2.

Database non relazionali (nosql)|No relational database (nosql)

Segnalo un interessante articolo di Jonathan Ellis sui database non relazionali. In effetti Jonathan mette in luce diversi aspetti e svantaggi dei RDBMS che hanno fatto scegliere diverse aziende database di questo tipo.

“Il problema fondamentale è che i data base relazionali non possono gestire molti dei moderni carichi di lavoro. Vengono individuate tre tre specifiche problematiche:

Tra i progetti più conosciuti ed utilizzati si ricordano Cassandra e MongoDB.I want to point out an interesting article of Jonathan Ellis on “no relational” databases (nosql).

“The fundamental problem is that relational databases cannot handle many modern workloads.  There are three specific problem areas: scaling out to data sets like Digg’s (3 TB for green badges) or Facebook’s (50 TB for inbox search) or eBay’s (2 PB overall), per-server performance, and rigid schema design.”

To reminder projects like Cassandra e MongoDB.

Installare gvSIG 1.9 “stable version” su Ubuntu 9.10|Installing gvSIG 1.9 “stable version” on Ubuntu 9.10

Ieri è stata rilasciata la versione stabile della release 1.9 del sw open source gvSIG.

Ho scaricato la versione binaria per linux, e l’installazione è andata a buon fine seguendo la guida per la versione precedente. Le novità sono veramente tante e significative, di seguito un piccolo estratto:

Simbologia

  • Livelli di simbologia
  • Caricare/salvare file legenda SLD

Etichettatura

  • Priorità di posizionamento delle etichette
  • Range scale per la visualizzazione delle etichette
  • Orientamento delle etichette

Raster e remote sensing

  • Riproizione dei Raster
  • Georeferenziazione

Modifica

  • Matrice
  • Scala
  • Esplodi
  • Nuovi snap ad oggetto
  • Taglio poligonale
  • Autocompletamento poligonale
  • Giunzione poligonale
  • Selezione della modifica precedente

Altro

  • Miglioramento nella lettura del formato DWG 2004

Inoltre è stato aggiunto anche l’interessante tool di estensione della Consejería de Medio Ambiente of the Junta de Castilla y León.Yesterday has been released last stable version of gvSIG 1.9.

I have just installed this version with no problem on my new ubuntu 9.10 following the guide for the previous version.

This release has a lot of new useful features. here you are a little significant extract:

Simbology

  • Symbology levels
  • Load/Save SLD legend

Labelling

  • Priority position labelling
  • Range scale visualization of labelling
  • Orientation of labelling

Raster and remote sensing

  • Raster reprojection
  • Georeferencing

Editing

  • Matrix
  • Scale
  • Explode
  • New snappings
  • Polygon cutting
  • Polygon autocompletation
  • Polygon joining
  • Previous editing selection

Other

  • Improvementes in the reading of format DWG 2004

Besides tools of the extension made by the Consejería de Medio Ambiente of the Junta de Castilla y León have been added.

Modificare le sorgenti dati di un progetto arcGIS|Modifying data sources in an ArcGIS project

Questa procedura consente di modificare in modo massivo le sorgenti dati di un progetto MXD di ArcGIS 9.x attraverso il modulo ArcCatalog.

Procedura

  1. Click destro su un progetto MXD in ArcCatalog e selezionare ‘Data Source(s)’
  2. La procedura predefinita  crea una copia dell’MXD. E’ consigliato utilizzare questa copia e l’originale mantenuto come backup.  Comunque, l’MXD esistente può essere sovrascritto selezionandolo oppure digitando il percorso completo.
  3. Selezionare il ‘Data frame’ i tutti i ‘Data frames’
  4. Selezionare un layer o premere il pulsante ‘Select all’
  5. Premere il pulsante ‘Replace’ o ‘Replace all’
  6. La finestra di dialogo ‘Replace’ esegue un ‘find and replace’ sul percorso dei dati.  Inserire   il vecchio percorso ed il nuovo nel  casella di testo ‘find and replace‘.
  7. Click ‘Replace’
  8. Click OK nella finestra di dialogo ‘Set Data Sources’

(Fonte:  Supporto Esri)

Procedure
Follow these steps to set the data source for an MXD in ArcCatalog.

  1. Right-click an MXD in ArcCatalog and click Set Data Source(s).
  2. The default creates a copy of the MXD. It is recommended that a copy be used and the original MXD be kept as a back up. However, the existing MXD can be overwritten by selecting it or typing in its full path.
  3. Select a data frame or all data frames.
  4. Select a layer or press the Select All button.
  5. Click Replace or Replace All.
  6. The Replace dialog box does a ‘find and replace’ on the paths to the data. Enter in the ‘find and replace’ text to match the data. For example, if all the data was in C:\GISData but it has been moved to C:\GISData2, the ‘Find What’ text box shows C:\GISData and the ‘Replace With’ text box shows C:\GISData2.
  7. Click Replace.
  8. Click OK in the Set Data Sources dialog box.

(Font:  Supporto Esri)